Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Carissimi
Prendo la penna per fermare e condividere con tutti voi un evento eccezionale, che ci è arrivato grazie alla consueta attenzione di agenti del Corpo Forestale Regionale (come al solito grazie ad Alexandra Mareschi, della Stazione Forestale di Pinzano al T., PN)
Si tratta di una eccezionale moria di micromammiferi in una pozza del T. Arzino, documentata -con foto e riprese video assolutamente uniche in un ambito europeo- da Carlo Cecco sulla mailing list Basta Pinzano, vogliamo Valeriano come Comune
https://www.facebook.com/groups/Valeria ... 135327995/
Il titolo " Ma che schifo è", tuttavia, non dà atto della eccezionalità di un fenomeno del tutto naturale, e come tale meritevole adeguati approfondimenti
Per comprendere l'eccezionalità della situazione è bene prendere visione di uno specifico antefatto
Il 6 maggio 2021 il dr Vanone, della Regione FVG, ci ha chiesto come rispondere agli albergatori e malgari che in Tarvisiano lamentano impressionanti invasioni di roditori
Come spesso accade per gli specialisti, questi fenomeni sono normali e non meritevoli di particolare attenzione, ma stimolati da Vanone abbiamo risposto con il comunicato che vi riportiamo in allegato, ripreso da un analogo comunicato redatto nel 2012 per l'allora sindaco di Verzegnis (Luciano Sulli), in quel periodo allarmato da una pullulazone del tutto analoga
E come nel 2012, ieri il comunicato è stato anche utilizzato in un consiglio Comunale (di Tarvisio) per evitare pericolose iniziative di derattizzazione, questa volta grazie alla particolare attenzione di Paolo Molinari
Il fenomeno documentato in Val d'Arzino da Carlo Cecco col titolo "che schifo" è un evento eccezionale legato alla pullulazione 2021, già documentata dal comunicato richiesto da Vanone (in allegato)
Si tratta di almeno 300 micromammiferi forestali (prima stima a vista formulata in base alle immagini di Carlo Cecco) morti annegati nelle acque dell'Arzino, probabilmente in seguito a caduta nella forra scavata dal fiume poco più a monte della pozza in cui gli animali sono poi stati fotografati
A prima vista sembrano essere soprattutto Adodemus flavicollis, ma è probabile che un loro attento studio riveli la presenza di diverse altre specie forestali
Nei prossimi giorni avvieremo le operazioni di raccolta di questi animali, che oltre a rappresentare un fenomeno del tutto unico in Europa, ci daranno una finestra sulle popolazioni di micromammiferi che abitano i versanti della valle poco a monte del bacino di raccolta
Speriamo di arrivare prima della prossima piena
Vi teniamo informati
Cordialità, Luca Lapini
Prendo la penna per fermare e condividere con tutti voi un evento eccezionale, che ci è arrivato grazie alla consueta attenzione di agenti del Corpo Forestale Regionale (come al solito grazie ad Alexandra Mareschi, della Stazione Forestale di Pinzano al T., PN)
Si tratta di una eccezionale moria di micromammiferi in una pozza del T. Arzino, documentata -con foto e riprese video assolutamente uniche in un ambito europeo- da Carlo Cecco sulla mailing list Basta Pinzano, vogliamo Valeriano come Comune
https://www.facebook.com/groups/Valeria ... 135327995/
Il titolo " Ma che schifo è", tuttavia, non dà atto della eccezionalità di un fenomeno del tutto naturale, e come tale meritevole adeguati approfondimenti
Per comprendere l'eccezionalità della situazione è bene prendere visione di uno specifico antefatto
Il 6 maggio 2021 il dr Vanone, della Regione FVG, ci ha chiesto come rispondere agli albergatori e malgari che in Tarvisiano lamentano impressionanti invasioni di roditori
Come spesso accade per gli specialisti, questi fenomeni sono normali e non meritevoli di particolare attenzione, ma stimolati da Vanone abbiamo risposto con il comunicato che vi riportiamo in allegato, ripreso da un analogo comunicato redatto nel 2012 per l'allora sindaco di Verzegnis (Luciano Sulli), in quel periodo allarmato da una pullulazone del tutto analoga
E come nel 2012, ieri il comunicato è stato anche utilizzato in un consiglio Comunale (di Tarvisio) per evitare pericolose iniziative di derattizzazione, questa volta grazie alla particolare attenzione di Paolo Molinari
Il fenomeno documentato in Val d'Arzino da Carlo Cecco col titolo "che schifo" è un evento eccezionale legato alla pullulazione 2021, già documentata dal comunicato richiesto da Vanone (in allegato)
Si tratta di almeno 300 micromammiferi forestali (prima stima a vista formulata in base alle immagini di Carlo Cecco) morti annegati nelle acque dell'Arzino, probabilmente in seguito a caduta nella forra scavata dal fiume poco più a monte della pozza in cui gli animali sono poi stati fotografati
A prima vista sembrano essere soprattutto Adodemus flavicollis, ma è probabile che un loro attento studio riveli la presenza di diverse altre specie forestali
Nei prossimi giorni avvieremo le operazioni di raccolta di questi animali, che oltre a rappresentare un fenomeno del tutto unico in Europa, ci daranno una finestra sulle popolazioni di micromammiferi che abitano i versanti della valle poco a monte del bacino di raccolta
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
La comunicazione precedente ha già avuto sviluppi interessanti
Paolo Molinari mi fiferisce che un analogo fenomeno si sta verificando nelle acque del Lago di Raibl (Tarvisio, Udine)
Straordinario
Cordialità, Luca Lapini
Paolo Molinari mi fiferisce che un analogo fenomeno si sta verificando nelle acque del Lago di Raibl (Tarvisio, Udine)
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Aggiungo queste osservazioni di Antonio Borgo, ricercatore ben noto per i suoi studi su aquila marmotta e galliformi alpini, riferite ad un lago delle Prealpi Carniche
Davvero molto interessante
Luca Lapini
Ciao Luca ho letto il vostro intervento sui micro annegati. Ti confermo che ho osservato lo stesso fenomeno La settimana scorsa al lago di Selva. Nella faggeta di montagna dove mi sono fermato ho stimato una densità di micro attivi attorno alla mia macchina di 3 micro/100 m2!
E per la prima volta in faggeta ho visto un ermellino (o donnola?) in caccia sotto casera valine alte
Attorno al mio punto di osservazione, per un raggio visivo a semicerchio di circa 30 m di raggio, ci sarà stata una ventina trentina di animali in acqua. Non ho esplorato altrove (stavo facendo i punti FBI per regione/LIPU)
Più che morti annegati, sembravano molto in ipotermia: occhi aperti e pelo della schiena perfettamente asciutto
Perfino l'aquila ha portato un arvicola al nido!
Davvero molto interessante
Luca Lapini
Ciao Luca ho letto il vostro intervento sui micro annegati. Ti confermo che ho osservato lo stesso fenomeno La settimana scorsa al lago di Selva. Nella faggeta di montagna dove mi sono fermato ho stimato una densità di micro attivi attorno alla mia macchina di 3 micro/100 m2!
E per la prima volta in faggeta ho visto un ermellino (o donnola?) in caccia sotto casera valine alte
Attorno al mio punto di osservazione, per un raggio visivo a semicerchio di circa 30 m di raggio, ci sarà stata una ventina trentina di animali in acqua. Non ho esplorato altrove (stavo facendo i punti FBI per regione/LIPU)
Più che morti annegati, sembravano molto in ipotermia: occhi aperti e pelo della schiena perfettamente asciutto
Perfino l'aquila ha portato un arvicola al nido!
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Aggiungo questa conferma di Mauro Caldana
Davvero stimolante
Segno che si tratta di un fenomeno davvero imponente
Luca Lapini
Uhauuuu... Allora dovevo trasmettere anche io la mia osservazione! Il tre di giugno mi trovavo in riva al lago di Selva e lungo la riva, per diversi tratti, non c'era metro d'acqua che non avesse una arvicola dentro annegata. In particolare ho notato che diverse erano "bubbonate", come di qualcuno che avesse "assaggiate",.
Davvero stimolante
Segno che si tratta di un fenomeno davvero imponente
Luca Lapini
Uhauuuu... Allora dovevo trasmettere anche io la mia osservazione! Il tre di giugno mi trovavo in riva al lago di Selva e lungo la riva, per diversi tratti, non c'era metro d'acqua che non avesse una arvicola dentro annegata. In particolare ho notato che diverse erano "bubbonate", come di qualcuno che avesse "assaggiate",.
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Carissimi,
La questione è stata raccolta dalla stampa
https://www.udinetoday.it/cronaca/pullu ... -2021.html
Con un articolo completamente corretto
Nel pomeriggio i forestali sono poi andati a fare una prima verifica, confermando che le prime stime sono sicuramente in difetto
Secondo le loro stime ci sono almeno un migliaio di animali morti
Domani andiamo a raccoglierli per fare qualche verifica di specie e numeri
Cordialità, Luca Lapini
La questione è stata raccolta dalla stampa
https://www.udinetoday.it/cronaca/pullu ... -2021.html
Con un articolo completamente corretto
Nel pomeriggio i forestali sono poi andati a fare una prima verifica, confermando che le prime stime sono sicuramente in difetto
Secondo le loro stime ci sono almeno un migliaio di animali morti
Domani andiamo a raccoglierli per fare qualche verifica di specie e numeri
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Re: Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Nicola Bressi (Museo civico di Storia naturale di Trieste)
Ci informa che il fenomeno in Slovenia è iniziato da due mesi, con un centinaio di ricoveri da Hantavirus
A Sud la pullulazione di roditori 2021 arriva fino in Croazia a monte di Fiume (Rjeka) e interessa marginalmente il Carso sino ai colli sopra Trieste
Fonti: diversi quotidiani sloveni e croati
Nota di Luca Lapini:
In Italia non sono mai state segnalate infezioni da Hantavirus, nonostante nel corso della pullulazione 2012 siano stati esaminati diversi roditori raccolti nel FVG
Nessun allarme sanitario, quindi
L'infezione virale da Hantavirus -dovuta alla contaminazione di derrate alimentari con feci e urine di topini ammalati- è comunque molto diffusa in Europa, in particolare in Croazia, Slovenia, Austria, Germania, Francia, Finlandia e Svezia
Fanno eccezione alcuni paesi del Mediterraneo, fra cui l’Italia paese nel quale non è mai stato segnalato alcun caso
In Europa sono comunque presenti diversi hantavirus, ognuno trasmesso da un roditore specifico
Ogni due anni si assiste ad una recrudescenza dell’infezione in vari paesi europei, legata a fattori climatici ed ambientali che influenzano le popolazioni di roditori capaci di trasmettere la malattia
I casi di infezione umana si manifestano nel corso di tutto l’anno, con picchi in gennaio e luglio-agosto
Sono più colpite le persone adulte di sesso maschile
Solo pochi casi sono stati segnalati nei bambini
Anche i roditori selvatici tenuti in casa come animali da compagnia possono causare l’infezione
La malattia ha in genere una bassa prevalenza nell'uomo (attorno al 2%) ma può provocare fastidiose nefriti
Ci informa che il fenomeno in Slovenia è iniziato da due mesi, con un centinaio di ricoveri da Hantavirus
A Sud la pullulazione di roditori 2021 arriva fino in Croazia a monte di Fiume (Rjeka) e interessa marginalmente il Carso sino ai colli sopra Trieste
Fonti: diversi quotidiani sloveni e croati
Nota di Luca Lapini:
In Italia non sono mai state segnalate infezioni da Hantavirus, nonostante nel corso della pullulazione 2012 siano stati esaminati diversi roditori raccolti nel FVG
Nessun allarme sanitario, quindi
L'infezione virale da Hantavirus -dovuta alla contaminazione di derrate alimentari con feci e urine di topini ammalati- è comunque molto diffusa in Europa, in particolare in Croazia, Slovenia, Austria, Germania, Francia, Finlandia e Svezia
Fanno eccezione alcuni paesi del Mediterraneo, fra cui l’Italia paese nel quale non è mai stato segnalato alcun caso
In Europa sono comunque presenti diversi hantavirus, ognuno trasmesso da un roditore specifico
Ogni due anni si assiste ad una recrudescenza dell’infezione in vari paesi europei, legata a fattori climatici ed ambientali che influenzano le popolazioni di roditori capaci di trasmettere la malattia
I casi di infezione umana si manifestano nel corso di tutto l’anno, con picchi in gennaio e luglio-agosto
Sono più colpite le persone adulte di sesso maschile
Solo pochi casi sono stati segnalati nei bambini
Anche i roditori selvatici tenuti in casa come animali da compagnia possono causare l’infezione
La malattia ha in genere una bassa prevalenza nell'uomo (attorno al 2%) ma può provocare fastidiose nefriti
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Re: Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
La raccolta di tutti gli animali annegati nell'Arzino è stata effettuata nel pomeriggio del 9 giugno 2021 da Luca Dorigo e Alexandra Mareschi, che ringraziamo vivamente
La stima del loro numero si alza ancora, portandosi attorno a 1500 - 2000
Il loro studio inizia domani, per cercare di capire qualcosa del fenomeno in corso assieme a Luca Dorigo (Mfsn), Marco Bregoli (IZSVE) e a vari colleghi di altri istituti
Cordialità, Luca Lapini
La stima del loro numero si alza ancora, portandosi attorno a 1500 - 2000
Il loro studio inizia domani, per cercare di capire qualcosa del fenomeno in corso assieme a Luca Dorigo (Mfsn), Marco Bregoli (IZSVE) e a vari colleghi di altri istituti
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Qualche aggiornamento in ordine cronologico
-7 giugno Post su FB di Carlo Cecco con riprese video e fotografiche di centinaia di topi morti a Pert (T. Arzino, PN)
-8 giugno Prima ispezione di colleghi del Corpo Forestale Regionale (CFR), con foto di M. Grigoletti
-8 giugno Primo articolo sulla situazione segnalata da C. Cecco a Pert
(di Anna Dazzan https://www.udinetoday.it/cronaca/pullu ... -2021.html)
-9 giugno Raccolta di tutti gli animali nella pozza di accumulo di Pert da parte di colleghi del Museo Friulano di Storia Naturale e del CFR, con lo scopo di avviare indagini zoologiche e virologiche sul campione, con foto di A Mareschi
-10 giugno Deposito del campione in laboratorio; gli animali raccolti sembrano in realtà essere circa 2000
-10 giugno L'ufficio del Sindaco di Vito d'Asio prepara un comunicato per informare la popolazione, sostanzialmente a partire dall'articolo di Anna Dazzan (https://www.udinetoday.it/cronaca/pullu ... -2021.html)
-10 giugno Si recuperano alcuni animali anche dalle acque del Lago di Raibl, grazie a Renato Pontarini, del Progetto Lince Italia (Tarvisio) e si cercano campioni anche nella parte nord-occidentale della Regione (Bacino T. Degano)
-10 giugno Si fa un primo piano per studiare i campioni da un punto di vista zoologico e sanitario, in collaborazione con vari Istituti
-11 giugno Foto di M Masotti che indicano un nuovo accumulo di circa 500 esemplari nella stessa pozza di accumulo di Pert ripulita il 9 giugno
Questo lo stato dell'arte
Tutto sembra rientrare in una situazione di notevole pullulazione di micromammiferi seguita uno-due anni di pasciona forestale
Un fenomeno di questa portata è già accaduto nel 1993 e nel 2012, ma non abbiamo mai notato simili morie di animali in acque lentiche o lotiche
Potrebbe essere che il fenomeno sia precedentemente sfuggito
Chi serba memoria di fatti analoghi è pregato di comunicarcelo
In allegato qualche immagine che documenta la cronologia di cui sopra
Cordialità, Luca Lapini
-7 giugno Post su FB di Carlo Cecco con riprese video e fotografiche di centinaia di topi morti a Pert (T. Arzino, PN)
-8 giugno Prima ispezione di colleghi del Corpo Forestale Regionale (CFR), con foto di M. Grigoletti
-8 giugno Primo articolo sulla situazione segnalata da C. Cecco a Pert
(di Anna Dazzan https://www.udinetoday.it/cronaca/pullu ... -2021.html)
-9 giugno Raccolta di tutti gli animali nella pozza di accumulo di Pert da parte di colleghi del Museo Friulano di Storia Naturale e del CFR, con lo scopo di avviare indagini zoologiche e virologiche sul campione, con foto di A Mareschi
-10 giugno Deposito del campione in laboratorio; gli animali raccolti sembrano in realtà essere circa 2000
-10 giugno L'ufficio del Sindaco di Vito d'Asio prepara un comunicato per informare la popolazione, sostanzialmente a partire dall'articolo di Anna Dazzan (https://www.udinetoday.it/cronaca/pullu ... -2021.html)
-10 giugno Si recuperano alcuni animali anche dalle acque del Lago di Raibl, grazie a Renato Pontarini, del Progetto Lince Italia (Tarvisio) e si cercano campioni anche nella parte nord-occidentale della Regione (Bacino T. Degano)
-10 giugno Si fa un primo piano per studiare i campioni da un punto di vista zoologico e sanitario, in collaborazione con vari Istituti
-11 giugno Foto di M Masotti che indicano un nuovo accumulo di circa 500 esemplari nella stessa pozza di accumulo di Pert ripulita il 9 giugno
Questo lo stato dell'arte
Tutto sembra rientrare in una situazione di notevole pullulazione di micromammiferi seguita uno-due anni di pasciona forestale
Un fenomeno di questa portata è già accaduto nel 1993 e nel 2012, ma non abbiamo mai notato simili morie di animali in acque lentiche o lotiche
Potrebbe essere che il fenomeno sia precedentemente sfuggito
Chi serba memoria di fatti analoghi è pregato di comunicarcelo
In allegato qualche immagine che documenta la cronologia di cui sopra
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Sorry
Le immagini sono rimaste qui
Provvediamo
Luca Lapini
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Per avere date autori e località delle foto del messaggio precedente basta aprirle al computer che vi appaiono le testatine coi dati
In allegato due discrete immagini dei principali protagonisti della pullulazione in corso (Apo fla=Apodemus flavicollis; Cle gla=Clethrionomys glareolus)
Cordialità, Luca Lapini
In allegato due discrete immagini dei principali protagonisti della pullulazione in corso (Apo fla=Apodemus flavicollis; Cle gla=Clethrionomys glareolus)
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Stiamo seguendo la situazione, che pare abbastanza stabile
Segnaliamo comunque questo articolo che sintetizza alcune informazioni relative a problemi sanitari registrati in paesi contermini
https://www.triesteprima.it/cronaca/han ... apere.html
Visto il poco condivisibile tono di allarme, ricordiamo che infezioni da Hantavirus in Italia non sono mai state segnalate
Sembra quindi del tutto sconsigliabile far partire piani di derattizzazione mirati a questi roditori forestali
I prodotti cumarinici prevalentemente utilizzati in queste campagne di derattizzazione avvelenano l'intera piramide energetica di cui questi micromammiferi sono la base trofica
Cordialità, Luca Lapini
Segnaliamo comunque questo articolo che sintetizza alcune informazioni relative a problemi sanitari registrati in paesi contermini
https://www.triesteprima.it/cronaca/han ... apere.html
Visto il poco condivisibile tono di allarme, ricordiamo che infezioni da Hantavirus in Italia non sono mai state segnalate
Sembra quindi del tutto sconsigliabile far partire piani di derattizzazione mirati a questi roditori forestali
I prodotti cumarinici prevalentemente utilizzati in queste campagne di derattizzazione avvelenano l'intera piramide energetica di cui questi micromammiferi sono la base trofica
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Carissimi
Il 16giugno2021, viste la continue segnalazioni dell'Ufficio del Sindaco di Vito d'Asio (A. Mulas, 11giu2021, riferite alla loc. Chiamp) e di colleghi forestali (A. Mareschi, 13giu2021, riferite alla loc. Pert), abbiamo fatto un secondo campionamento in due diversi punti di accumulo dei micro-mammiferi annegati
L'intervento è stato autorizzato dalle Autorità Regionali (Corpo Forestale Regionale), e quindi da due operatori del CFR (L. Dreon e A. Mareschi) e due del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine (L. Lapini e L. Dorigo).
In loc. Pert abbiamo raccolto 269 Apodemus flavicollis, 83 Clethrionomys glareolus, 1 Microtus arvalis, 1 Microtus liechtensetini, per un totale di 354 micromammiferi
Essi si sono accumulati in questo bacino di raccolta in 8 giorni (turnover apparente di 44,25 animali al giorno)
In loc. Chiamp abbiamo raccolto 134 Apodemus flavicollis, 23 Clethrionomys glareolus, 1 Crocidura suaveolens, per un totale di 158 micromammiferi
In totale abbiamo raccolto 512 micromammiferi annegati nel Torrente
Appare evidente che i due micromammiferi oggetto di pullulazione in queste zone sono Apodemus flavicollis e Clethrionomys glareolus, mentre le altre devono essere considerate presenze accidentali, sia micromammiferi (M. arvalis, M liechtensteini, C. suaveolens), sia alcuni sauri (Anguis cfr. fragilis, Zootoca carniolica), sia un serpente (Zamenis longissimus) e un pulcino di Picide, tutti raccolti nella stazione di accumulo di Pert
Alcuni micromammiferi raccolti verranno sottoposti a verifiche virologiche (IZSVE)
In allegato una immagine relativa alle verifiche del 16giu2021 (Foto A. Mareschi)
Le verifiche proseguiranno con la determinazione dettagliata del campione raccolto a Pert il 9giu2021 e con lo studio di altri campioni raccolti da R. Pontarini al Lago di Raibl, e in altre località
Cordialità, Luca Lapini
Il 16giugno2021, viste la continue segnalazioni dell'Ufficio del Sindaco di Vito d'Asio (A. Mulas, 11giu2021, riferite alla loc. Chiamp) e di colleghi forestali (A. Mareschi, 13giu2021, riferite alla loc. Pert), abbiamo fatto un secondo campionamento in due diversi punti di accumulo dei micro-mammiferi annegati
L'intervento è stato autorizzato dalle Autorità Regionali (Corpo Forestale Regionale), e quindi da due operatori del CFR (L. Dreon e A. Mareschi) e due del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine (L. Lapini e L. Dorigo).
In loc. Pert abbiamo raccolto 269 Apodemus flavicollis, 83 Clethrionomys glareolus, 1 Microtus arvalis, 1 Microtus liechtensetini, per un totale di 354 micromammiferi
Essi si sono accumulati in questo bacino di raccolta in 8 giorni (turnover apparente di 44,25 animali al giorno)
In loc. Chiamp abbiamo raccolto 134 Apodemus flavicollis, 23 Clethrionomys glareolus, 1 Crocidura suaveolens, per un totale di 158 micromammiferi
In totale abbiamo raccolto 512 micromammiferi annegati nel Torrente
Appare evidente che i due micromammiferi oggetto di pullulazione in queste zone sono Apodemus flavicollis e Clethrionomys glareolus, mentre le altre devono essere considerate presenze accidentali, sia micromammiferi (M. arvalis, M liechtensteini, C. suaveolens), sia alcuni sauri (Anguis cfr. fragilis, Zootoca carniolica), sia un serpente (Zamenis longissimus) e un pulcino di Picide, tutti raccolti nella stazione di accumulo di Pert
Alcuni micromammiferi raccolti verranno sottoposti a verifiche virologiche (IZSVE)
In allegato una immagine relativa alle verifiche del 16giu2021 (Foto A. Mareschi)
Le verifiche proseguiranno con la determinazione dettagliata del campione raccolto a Pert il 9giu2021 e con lo studio di altri campioni raccolti da R. Pontarini al Lago di Raibl, e in altre località
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Carissimi
Vi passo alcune uscite di stampa sull'argomento di cui all'oggetto ed altro
Situazione tuttora invariata, ma con un caso di infezione da Hantavirus passato per italiano su un quotidiano, quando in realtà è riferito alla Selva di Tarnova (Slovenia)
Giochini della comunicazione
Niente allarmi, dunque, solo prudenza nelle gite in paesi contermini
La bellissima pagina del Gazzettino firmata da Camilla Mori, oltre alla questione topi, tratta in modo leggero competente e delizioso anche della eccezionale operazione di public awareness fatta da S. Pecorella sullo sciacallo dorato (https://www.astorefvg.org/forum/viewtop ... f=5&t=1154)
Buona lettura, Luca Lapini
Vi passo alcune uscite di stampa sull'argomento di cui all'oggetto ed altro
Situazione tuttora invariata, ma con un caso di infezione da Hantavirus passato per italiano su un quotidiano, quando in realtà è riferito alla Selva di Tarnova (Slovenia)
Giochini della comunicazione
Niente allarmi, dunque, solo prudenza nelle gite in paesi contermini
La bellissima pagina del Gazzettino firmata da Camilla Mori, oltre alla questione topi, tratta in modo leggero competente e delizioso anche della eccezionale operazione di public awareness fatta da S. Pecorella sullo sciacallo dorato (https://www.astorefvg.org/forum/viewtop ... f=5&t=1154)
Buona lettura, Luca Lapini
- Allegati
-
- LATRIBUNA-PROVINCIA-VITTORIOVENETO1_20210618.pdf
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Consentitemi un intervento da semplice appassionato di fotografia naturalistica.
Possiedo una baita in Comune di Pontebba, frazione Pietratagliata e quanto balzato agli onori della cronaca in questi giorni si era già verificato nel 2012, l'evento allora aveva destato l'interesse del caro e compianto amico Fabio Perco. Anche allora era normale vedere numerosi roditori attorno alla baita a tutte le ore del giorno. Un amico che è stato da quelle parti di recente mi ha detto che sono due le specie di roditori: una con il dorso rosassastro e taglia tondeggiante, l'altra ha l'aspetto del tipico topolino grigio. Penso si possa fare un parallelismo con le periodiche esplosioni demografiche dei nordici lemming, che si muovono a frotte incuranti di qualsivoglia ostacolo gli si pari davanti, che se è di tipo liquido: fiume, lago, mare viene comunque affrontato anche se ciò comporta la morte.
Cordiali saluti.
p.s. a quel tempo non ricordo di aver sentito parlare di hantavirus, tuttavia la prudenza non guasta affatto a prescindere.
Possiedo una baita in Comune di Pontebba, frazione Pietratagliata e quanto balzato agli onori della cronaca in questi giorni si era già verificato nel 2012, l'evento allora aveva destato l'interesse del caro e compianto amico Fabio Perco. Anche allora era normale vedere numerosi roditori attorno alla baita a tutte le ore del giorno. Un amico che è stato da quelle parti di recente mi ha detto che sono due le specie di roditori: una con il dorso rosassastro e taglia tondeggiante, l'altra ha l'aspetto del tipico topolino grigio. Penso si possa fare un parallelismo con le periodiche esplosioni demografiche dei nordici lemming, che si muovono a frotte incuranti di qualsivoglia ostacolo gli si pari davanti, che se è di tipo liquido: fiume, lago, mare viene comunque affrontato anche se ciò comporta la morte.
Cordiali saluti.
p.s. a quel tempo non ricordo di aver sentito parlare di hantavirus, tuttavia la prudenza non guasta affatto a prescindere.
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Grazie Raffaele
Aggiungo questo bell'articolo alla rassegna stampa finora disponibile sull'argomento
https://www.amicodelpopolo.it/2021/06/2 ... -trappole/
E informo tutti gli allarmisti che il caso sospetto caso di infezione da Hantavirus a Vittorio Veneto riferito da un articolo della Tribuna di Treviso (riportato nel post del 19 giugno 2021) è stato già studiato, con esito negativo
L'unico caso di infezione da Hantavirus finora registrato in Italia (citato ancora nel post del 19 giugno 2021) è un caso di importazione, riferito ad una infezione avvenuta nella Selva di Tarnova (Trnovski Gozd, Slovenia) e curata in Italia
Questa la situazione
Se Hantavirus inizierà a circolare in Italia ce ne accorgeremo dai ricoveri ospedalieri, come il caso di importazione più sopra citato dimostra
Merita inoltre ricordare che al 10 giugno in Slovenia erano stati accertati 213 casi, tutti relativi a pazienti ricoverati in ospedale dei quali nessuno è morto (https://www.primorski.eu/goriska/vse-ve ... e-HL863845)
Sia questi pazienti, sia quelli carinziani hanno prevalentemente mostrato rapido recupero
Nessun inutile allarme, solo prudenza adulta
Cordialità, Luca Lapini
Aggiungo questo bell'articolo alla rassegna stampa finora disponibile sull'argomento
https://www.amicodelpopolo.it/2021/06/2 ... -trappole/
E informo tutti gli allarmisti che il caso sospetto caso di infezione da Hantavirus a Vittorio Veneto riferito da un articolo della Tribuna di Treviso (riportato nel post del 19 giugno 2021) è stato già studiato, con esito negativo
L'unico caso di infezione da Hantavirus finora registrato in Italia (citato ancora nel post del 19 giugno 2021) è un caso di importazione, riferito ad una infezione avvenuta nella Selva di Tarnova (Trnovski Gozd, Slovenia) e curata in Italia
Questa la situazione
Se Hantavirus inizierà a circolare in Italia ce ne accorgeremo dai ricoveri ospedalieri, come il caso di importazione più sopra citato dimostra
Merita inoltre ricordare che al 10 giugno in Slovenia erano stati accertati 213 casi, tutti relativi a pazienti ricoverati in ospedale dei quali nessuno è morto (https://www.primorski.eu/goriska/vse-ve ... e-HL863845)
Sia questi pazienti, sia quelli carinziani hanno prevalentemente mostrato rapido recupero
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
In merito alla supposta presenza di Hantavirus nel Triveneto,
oltre al recente esito negativo delle verifiche virologiche sul già citato paziente di Vittorio Veneto,
esiste anche un comunicato della ULSS1 Regione del Veneto-Dolomiti, diramato il 28 giugno 2021
In allegato
Nessun allarme, dunque, solo una giusta prudenza
Le indicazioni del Comunicato in allegato sono ottime in tal senso, ma le derattizzazioni vanno evitate o limitate allo stretto ambito domestico in casi eccezionali
Cordialità, Luca Lapini
oltre al recente esito negativo delle verifiche virologiche sul già citato paziente di Vittorio Veneto,
esiste anche un comunicato della ULSS1 Regione del Veneto-Dolomiti, diramato il 28 giugno 2021
In allegato
Nessun allarme, dunque, solo una giusta prudenza
Le indicazioni del Comunicato in allegato sono ottime in tal senso, ma le derattizzazioni vanno evitate o limitate allo stretto ambito domestico in casi eccezionali
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
La questione è stata oggetto di interesse specifico anche da parte di Telefriuli, grazie alla attenzione di G. Virgilio, che ha realizzato un breve servizio
https://www.telefriuli.it/cronaca/invas ... 21427/art/
Contenuti positivi -con una misurata spettacolarizzazione di un fenomeno davvero eccezionale- mirati ad evitare inutile allarme sociale e dannose dispersioni di veleni in ambiente
Speriamo serva a ricondurre le reazioni al fenomeno nell'ambito della ragionevolezza
Cordialità, Luca Lapini
https://www.telefriuli.it/cronaca/invas ... 21427/art/
Contenuti positivi -con una misurata spettacolarizzazione di un fenomeno davvero eccezionale- mirati ad evitare inutile allarme sociale e dannose dispersioni di veleni in ambiente
Speriamo serva a ricondurre le reazioni al fenomeno nell'ambito della ragionevolezza
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
L'attenzione al fenomeno di pullulazione in corso continua, grazie a Telefriuli e all'impegno del giornalista G. Virgilio
Che ieri ha prodotto questa intervista, che integra le uscite precedenti
https://www.youtube.com/watch?v=Cgj_CEnuO20
L'interesse, tuttavia, pare non essere soltanto Triveneto
E iniziano ad arrivare indicazioni di estese morie di roditori in acque dell'Appennino settentrionale
Queste info arrivano dai Carabinieri forestali di Parma (Colonnello P. Fedele) e da diversi appassionati di queste zone
In allegato alcune immagini riprese da ragazzi collaboratori di Massimo Salvarani, naturalista parmense, a monte e a valle dello scarico della centrale idroelettrica di Santa aria del Taro (Val Taro, Parma), sull'Appennino Parmense
Cordialità, Luca Lapini
Che ieri ha prodotto questa intervista, che integra le uscite precedenti
https://www.youtube.com/watch?v=Cgj_CEnuO20
L'interesse, tuttavia, pare non essere soltanto Triveneto
E iniziano ad arrivare indicazioni di estese morie di roditori in acque dell'Appennino settentrionale
Queste info arrivano dai Carabinieri forestali di Parma (Colonnello P. Fedele) e da diversi appassionati di queste zone
In allegato alcune immagini riprese da ragazzi collaboratori di Massimo Salvarani, naturalista parmense, a monte e a valle dello scarico della centrale idroelettrica di Santa aria del Taro (Val Taro, Parma), sull'Appennino Parmense
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
La località citata sul Fiume Taro, ovviamente, è Santa Maria del Taro
Sorry
Luca Lapini
Sorry
Luca Lapini
Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Un saluto a tutti.
Devo dire che però l'hantavirus lo hanno segnalato veramente a pochi "metri" oltre il confine per cui è meglio avere un atteggiamento prudente, soprattutto per quelli come me che bazzicano spesso in zona Matajur. Scrivo però perché, proprio sul Matajur e già da questo inverno, ovunque metto una fototrappola questa scatta centinaia di volte per presenza di roditori. Ieri mia sorella è andata a Fusine e li ha fotografati da vicino col cellulare e non ha dovuto appostarsi silenziosa o altro, non era neanche una cosa che le interessasse: le è balzata all'occhio.Non è il caso di Fusine (che però forse è vicina alle zone colpite dalla tempesta di qualche anno fa) , ma sul Matajur il bosco è caratterizzato da una sorta di disboscamento selvaggio, il sottobosco è abbandonato a se stesso ed è pieno, pienissimo di alberi tagliati e abbandonati, ramaglie abbandonate, alberi spezzati e divelti, strade forestali aperte a suon di caterpiller ovunque, valloni pieni di alberi e rami lasciati lì. Ora è da un po' che mi chiedo se tutta questa vegetazione abbondonata a marcire per decenni, oltre a essere possibile fonte di malattie per la restante vegetazione, in qualche modo, potreppe centrare con la catena trofica dei roditori, potrebbe esserci una correlazione?
Devo dire che però l'hantavirus lo hanno segnalato veramente a pochi "metri" oltre il confine per cui è meglio avere un atteggiamento prudente, soprattutto per quelli come me che bazzicano spesso in zona Matajur. Scrivo però perché, proprio sul Matajur e già da questo inverno, ovunque metto una fototrappola questa scatta centinaia di volte per presenza di roditori. Ieri mia sorella è andata a Fusine e li ha fotografati da vicino col cellulare e non ha dovuto appostarsi silenziosa o altro, non era neanche una cosa che le interessasse: le è balzata all'occhio.Non è il caso di Fusine (che però forse è vicina alle zone colpite dalla tempesta di qualche anno fa) , ma sul Matajur il bosco è caratterizzato da una sorta di disboscamento selvaggio, il sottobosco è abbandonato a se stesso ed è pieno, pienissimo di alberi tagliati e abbandonati, ramaglie abbandonate, alberi spezzati e divelti, strade forestali aperte a suon di caterpiller ovunque, valloni pieni di alberi e rami lasciati lì. Ora è da un po' che mi chiedo se tutta questa vegetazione abbondonata a marcire per decenni, oltre a essere possibile fonte di malattie per la restante vegetazione, in qualche modo, potreppe centrare con la catena trofica dei roditori, potrebbe esserci una correlazione?
Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Buona sera,
mi scuso per divagare, aprendo una parentesi, dall'argomento principale. A prescindere e non volendo entrare nel merito della gestione (o assenza di gestione) forestale che riguarda il monte Matajur, che peraltro conosco poco e non frequento da anni, segnalo, fra i tanti, questo articolo (in lingua italiana) a proposito della funzione e importanza della necromassa vegetale nell'ambiente forestale anche, ma non solo, in termini di biodiversità:
https://foresta.sisef.org/contents/?id=efor3683-017
Saluti,
Davide Roviani
mi scuso per divagare, aprendo una parentesi, dall'argomento principale. A prescindere e non volendo entrare nel merito della gestione (o assenza di gestione) forestale che riguarda il monte Matajur, che peraltro conosco poco e non frequento da anni, segnalo, fra i tanti, questo articolo (in lingua italiana) a proposito della funzione e importanza della necromassa vegetale nell'ambiente forestale anche, ma non solo, in termini di biodiversità:
https://foresta.sisef.org/contents/?id=efor3683-017
Saluti,
Davide Roviani
Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Articolo interessante, grazie e, per altro, sicuramente pertinente alla mia domanda.
- Luca Lapini
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
La presenza di infezioni da Hantavirus è segnalata in Carinzia, nel distretto di Klagenfurt, da moltissimi anni
Questo ambito sanitario sta davvero a poche centinaia di metri dall'Italia
E non da quest'anno
Il fatto che in Italia infezioni da Hantavirus non siano mai state segnalate a livello di statistica sanitaria qualcosa indica
E ciò deve essere sufficiente da un lato a non raccogliere facili allarmi, dall'altro a tenere alta la guardia
La prudenza è al contrario sempre auspicabile, soprattutto considerando che il Tarvisiano è interamente in Bacino Danubiano
Anche supponendo che l'infezione da Hantavirus sia in qualche modo legata a questo Bacino (e non è vero, visto che è diffusa anche nel Bacino dell'Isonzo/Soca), sembra abbastanza inverosimile che non sia mai entrata in Italia
Ricordo a tutti comunque che la malattia non sfugge a livello di statistiche sanitarie e con tutto il turismo estivo che si riversa sul tarvisiano (Bacino Danubiano italiano) nessun dato è mai emerso
Per quanto riguarda l'esbosco e l'accumulo delle necromasse ringrazio Davide per il contributo
Per quanto ci è noto, comunque, non esiste alcuna evidenza di legami diretti o indiretti tra esbosco e pullulazioni di micromammiferi forestali
Anzi
L'esbosco (e in passato il costante ringiovanimento delle comunità forestali legato ala ceduazione) riduce certamente la produzione di seme pesante, che pare essere la prima causa delle pullulazioni che siamo vedendo (1993, 2012, 2021)
Come mi hanno fatto notare diversi amici forestali, il fatto che i più anziani montanari non abbiano memoria storica di eventi analoghi potrebbe essere dovuto semplicemente al fatto che ai loro tempi c'erano pochi (Alpi) o pochissimi (Prealpi) boschi maturi
E se c'erano erano limitati a piccole aree (Cansiglio, Tarvisiano, piccole zone delle Alpi Carniche) comunque sottoposte a sfruttamento forestale che in molti casi ringiovaniva le locali comunità forestali
Cordialità, Luca Lapini
Questo ambito sanitario sta davvero a poche centinaia di metri dall'Italia
E non da quest'anno
Il fatto che in Italia infezioni da Hantavirus non siano mai state segnalate a livello di statistica sanitaria qualcosa indica
E ciò deve essere sufficiente da un lato a non raccogliere facili allarmi, dall'altro a tenere alta la guardia
La prudenza è al contrario sempre auspicabile, soprattutto considerando che il Tarvisiano è interamente in Bacino Danubiano
Anche supponendo che l'infezione da Hantavirus sia in qualche modo legata a questo Bacino (e non è vero, visto che è diffusa anche nel Bacino dell'Isonzo/Soca), sembra abbastanza inverosimile che non sia mai entrata in Italia
Ricordo a tutti comunque che la malattia non sfugge a livello di statistiche sanitarie e con tutto il turismo estivo che si riversa sul tarvisiano (Bacino Danubiano italiano) nessun dato è mai emerso
Per quanto riguarda l'esbosco e l'accumulo delle necromasse ringrazio Davide per il contributo
Per quanto ci è noto, comunque, non esiste alcuna evidenza di legami diretti o indiretti tra esbosco e pullulazioni di micromammiferi forestali
Anzi
L'esbosco (e in passato il costante ringiovanimento delle comunità forestali legato ala ceduazione) riduce certamente la produzione di seme pesante, che pare essere la prima causa delle pullulazioni che siamo vedendo (1993, 2012, 2021)
Come mi hanno fatto notare diversi amici forestali, il fatto che i più anziani montanari non abbiano memoria storica di eventi analoghi potrebbe essere dovuto semplicemente al fatto che ai loro tempi c'erano pochi (Alpi) o pochissimi (Prealpi) boschi maturi
E se c'erano erano limitati a piccole aree (Cansiglio, Tarvisiano, piccole zone delle Alpi Carniche) comunque sottoposte a sfruttamento forestale che in molti casi ringiovaniva le locali comunità forestali
Cordialità, Luca Lapini
Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Grazie dei chiarimenti. La mia curiosità per la zoonosi da hantavirus è solo tale e non associata alla pullulazione in atto, con la quale l'unico collegamento penso sia più topi, maggior rischio zoonosi, questo, se fosse presente la malattia naturalmente. Per questo immagino che lo zooprofillattico o altri enti siano preposti a monitorare forse con campionamenti random l'eventuale presenza di un reservoire. Le analisi su animali morti lasciati in acqua anche se negative però non credo contribuiscano a questo monitoraggio perché un campione così , che io sappia in termini di nozione generica non specifica al virus in questione , è considerabile troppo danneggiato dai fenomeni putreffattivi e autolitici (dipende anche dal virus che ha un capside che in una certa misura lo protegge)per una Rt-PCR sull'RNA, forse salvabile per l'immunoistochimica. Forse feci e urina per assurdo e contrariamente a quanto ho appena scritto vanno ancora bene in quanto, ho letto, sono la via di dispersione naturale e quindi forse il virus si è adattato a resistere a lungo in tale ambiente. Voglio dire, un risultato negativo non è discriminabile da un non venuto se non ho un campione affidabile, un positivo, per assurdo, lo sarebbe.
L'ideale sarebbe il sierologico ai topini , o forse feci secche (Elisa, rt-pcr ecc).
Per cui sentendo nei video in rete che lo zooprofilattico ha fatto le analisi su questi animali credo sempre morti in acqua credo in Veneto e che sono risultati negativi ho pensato fosse una non notizia, certo è che, dopo aver pontificato, non avendo una conoscenza specifica sull'argomento hantavirus potrei anche sbagliarmi di grosso e se è così e avete tempo e voglia, vi prego di correggermi, grazie!
L'ideale sarebbe il sierologico ai topini , o forse feci secche (Elisa, rt-pcr ecc).
Per cui sentendo nei video in rete che lo zooprofilattico ha fatto le analisi su questi animali credo sempre morti in acqua credo in Veneto e che sono risultati negativi ho pensato fosse una non notizia, certo è che, dopo aver pontificato, non avendo una conoscenza specifica sull'argomento hantavirus potrei anche sbagliarmi di grosso e se è così e avete tempo e voglia, vi prego di correggermi, grazie!
- Luca Lapini
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Re: pullulazioni di micromammiferi 2021
Mah, Fabio,
non sono in grado di dirti più di quanto ho sintetizzato nei post precedenti
Non se ne sa molto, ma in generale cercare agenti virali in popolazioni in pullulazione non da' risultati sicuri perché funzione della prevalenza e circolazione dell'infezione nelle specie bersaglio, assai variabili da zona a zona
Per questa ragione conviene tener sotto osservazione le statistiche sanitarie umane e poi eventualmente andare a campionare nei punti dove si suppone che il/i pazienti abbiano contratto l'infezione
Per ora l'Italia sembra esente da questa infezione, molto comune oltre confine in Carinzia, Slovenia, ecc.
Tener alta l'attenzione è sempre utile, creare immotivati allarmi no
La leptospirosi, legata a roditori di ambienti umidi, è certamente più diffusa e pericolosa di questi virus veicolati da topolini di bosco
Con simpatia, Luca Lapini
non sono in grado di dirti più di quanto ho sintetizzato nei post precedenti
Non se ne sa molto, ma in generale cercare agenti virali in popolazioni in pullulazione non da' risultati sicuri perché funzione della prevalenza e circolazione dell'infezione nelle specie bersaglio, assai variabili da zona a zona
Per questa ragione conviene tener sotto osservazione le statistiche sanitarie umane e poi eventualmente andare a campionare nei punti dove si suppone che il/i pazienti abbiano contratto l'infezione
Per ora l'Italia sembra esente da questa infezione, molto comune oltre confine in Carinzia, Slovenia, ecc.
Tener alta l'attenzione è sempre utile, creare immotivati allarmi no
La leptospirosi, legata a roditori di ambienti umidi, è certamente più diffusa e pericolosa di questi virus veicolati da topolini di bosco
Con simpatia, Luca Lapini