Ravascletto: ambienti ed insetti delle Alpi Carniche

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DARIO CESTER
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Ravascletto: ambienti ed insetti delle Alpi Carniche

Messaggio da DARIO CESTER » 9 set 2014

PRO LOCO DI RAVASCLETTO
ZOVELLO SALÂRS RAVASCLETTO
valcjalda@friul.net


Alla scoperta di ambienti ed insetti delle Alpi Carniche
Microcosmi carnici
Conferenza a Ravascletto, sabato 13 settembre, a cura della
Pro loco

Decine di uscite sul campo per campionamenti, monitoraggi e
documentazione fotografica, nell’arco di 4 anni: questo il
retroscena della selezione di immagini inedite della
presentazione «Microcosmi carnici. Alla scoperta di
ambienti ed insetti delle Alpi Carniche», in programma
sabato 13 settembre a Ravascletto.
La conferenza naturalistica, proposta dall’entomologo
Andrea Colla, inizierà alle ore 20.45 presso la «Cjasa
da Vicìnia», a cura della Pro loco della Valcalda, con
il patrocinio della Sezione di Ravascletto del “Cai”.
Lo studioso del Museo Civico di Storia Naturale di Trieste
proporrà un percorso alla scoperta di «microcosmi della
montagna carnica e di minute creature che la popolano da
tempo immemorabile. Non folletti, ma creature non meno
fantastiche, colte nel loro habitat: scorci di vita
selvaggia dal fascino esotico, eppure nostrani, talora
esclusivi, visti con l’occhio dell’entomologo».
Sarà un’occasione per dare risposta alla curiosità
nata dall’incontro con qualche insetto od altro animaletto
osservato in escursione, ma anche per scoprirne di rari od
elusivi di cui non si sarebbe sospettata l’esistenza.
Eppure la montagna che conosciamo – sottolinea Andrea
Colla – «deve il suo aspetto anche a loro: per loro si
colora e si profuma con mille fioriture, con loro si colora
grazie alle ali delle farfalle od alla risplendente corazza
del carabo dorato, a loro impone tinte atte a nascondersi o
scaldarsi presto al mattino per involarsi dopo il freddo
della notte. E nel clima severo, dove caldo e gelo, secco e
bagnato coesistono a volte uno accanto all’altro, la
montagna carnica pone anche un freno alla penetrazione di
specie estranee alla propria fauna e flora, in un paesaggio
di conseguenza più integro».
Le immagini che saranno proposte a Ravascletto sono il
corredo iconografico di un’attività di ricerca, ove è
stato privilegiato l’aspetto scientifico su quello
estetico: un criterio iperrealista, dove ogni foto va intesa
come un concentrato di informazioni coerenti.
Il protagonista della serata, introdotta dalla naturalista
di Ravascletto Tania Blarasin, vive a Trieste, dove è nato
nel 1963 e dove da 15 anni lavora come entomologo al Museo
Civico di Storia Naturale. Si occupa principalmente di fauna
cavernicola (biospeleologia), del suolo e delle alte quote;
autore di una cinquantina di pubblicazioni, affianca
all’attività scientifica quella divulgativa, condotta
anche attraverso mostre tematiche, conferenze, documentari
ed uscite didattiche. Numerose le escursioni
didattico-naturalistiche organizzate per i gruppi «Tutela
Ambiente Montano» di varie sezioni del «Cai».

Con preghiera di diffusione. Grazie e buon lavoro.
Allegati
Microcosmi Carnici.pdf
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