puzzola morta zona Belvedere

Discussioni su identificazione, ambienti e comportamenti, informazioni e curiosità relative ai mammiferi selvatici del nostro territorio

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paolo grion
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puzzola morta zona Belvedere

Messaggio da paolo grion » 26 dic 2014

ciao a tutti,
stamattina poco prima del ponte di Grado ho ritrovato questa puzzola sull'asfalto.
mi piacerebbe sapere qualcosa della distribuzione della specie in fvg: qualcuno sa dove si può reperire qualcosa in internet?
grazie e buone feste tutti!
paolo grion
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Luca Lapini
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Re: puzzola morta zona Belvedere

Messaggio da Luca Lapini » 27 dic 2014

Una sintesi delle conoscenze sulla puzzola, riferita al FVG, è in stampa proprio in questi giorni
(Lapini L., Dorigo L., Glerean P. & M. M. Giovannelli, 2014. Status di alcune specie protette dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE nel Friuli Venezia Giulia (Invertebrati, Anfibi, Rettili, Mammiferi). Gortania 35 (2013): 61-140.)
e contiene anche tante info di sintesi sullo status di molte altre specie nella nostra regione (Mollusca [6 specie], Annelida [1 specie], Arthropoda [27 specie], Vertebrata [84 specie]).
Vi incollo qui sotto il testo sulla puzzola tratto da una bozza recente del lavoro citato sopra.
Presto comunque avrete un pdf da consultare.

Buona lettura e Buon 2015. Luca Lapini.

Mustela p. putorius Linnaeus, 1758
(Puzzola comune europea, All. V, fig. 102)
A giudicare dai dati disponibili nel territorio regionale
la Puzzola comune europea ha subito una evidente crisi
tra gli anni ’60 e ’70 del Secolo scorso. Pur sopravvivendo
in molte zone montane e nelle zone umide più integre
di bassa quota, in questo periodo era progressivamente
scomparsa da gran parte delle pianure (Lapini et al.
1996). Negli anni ’80 del XX Secolo ha però iniziato a
mostrare lievi tendenze di ripresa, per diventare di nuovo
relativamente comune alla fine degli anni ’90. Attualmente,
pur non particolarmente frequente, la Puzzola
è diffusa in tutte le valli alpine e prealpine, sulle colline
moreniche e in diverse zone umide del Carso goriziano
e triestino, nonché in numerose località dell’alta e della
bassa pianura friulana [mappa c) a pag. 130]. In queste
zone di pianura essa tende sempre a selezionare ambienti
umidi o forestali, ma è di nuovo diffusa anche attorno a
diversi centri rurali e periferie urbane, dove ha ripreso a
riprodursi anche in zone suburbane (Feletto Umberto,
Tavagnacco, Udine). I dati cartografati si riferiscono per
lo più a De Marinis & Lapini (1994), o sono ancora
inediti, riflettendo in maniera evidente l’aumento della
specie avvenuto negli ultimi 25 anni. In gran parte dei
casi, tuttavia, i dati si debbono all’esame di animali investiti
dal traffico veicolare, visto che la Puzzola si lascia
difficilmente riprendere da fototrappole. Non è facile
spiegare la recente ripresa delle sue popolazioni, ma è
possibile notare che il suo ritorno in molte zone di pianura
è successivo o contemporaneo al bando dell’Atrazina,
un presidio chimico largamente usato in agricoltura per
il diserbo del mais fino all’inizio degli anni ’80 e de! nitivamente
vietato a partire dal 1992. Questo prodotto
colpisce pesantemente gli Anfibi, che almeno stagionalmente
costituiscono una discreta frazione dello spettro
alimentare di Mustela putorius. Nelle falde della bassa
pianura friulana oggi l’Atrazina non si rileva più, ma in
diverse località è ancora possibile registrare la presenza
di un suo metabolita, la Desetilatrazina, talora ancora in
pesanti concentrazioni. La presenza di Furetti (Mustela
putorius furo) in libertà è per ora abbastanza sporadica
(Duino, TS; Cormons, GO; Lestans, PN; Meduno, PN;
Povoletto, UD; Tarcento, UD) e probabilmente ancora
legata all’evasione di animali semi-addomesticati,
oggi piuttosto diffusi come pet in molte case private.
L’eventuale affrancamento di questi animali domestici
potrebbe in futuro creare seri problemi di inquinamento
genetico alla Puzzola autoctona. Nonostante in cattività
siano allevati soprattutto maschi, è bene notare che
esiste almeno una cattura di un soggetto adulto di sesso
femminile (Segnacco, Tarcento, UD, 30 Giugno 2012).
Le origini del Furetto, considerato una forma domestica
di Puzzola, in realtà non sono ancora chiare, ma sembra
ormai sempre più evidente che la forma abbia origini
nord-africane (cfr. la sintesi di Gippoliti, 2011). Dal
punto di vista morfologico questo Mustelide è simile
alla Puzzola delle steppe (Mustela eversmanii), dal
punto di vista cariologico pare più vicino alla Puzzola
comune europea (M. p. putorius). Con quest’ultima è
interfertile, nonostante una notevole distanza genetica
(circa 350.000 anni). I dati relativi alla diffusione in
natura del Furetto non sono stati cartografati in questo
rapporto, perché non paiono ancora fare riferimento a
popolazioni affrancate dalla cattività.

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Re: puzzola morta zona Belvedere

Messaggio da paolo grion » 27 dic 2014

Grazie mille per la più che esaustiva nota informativa!

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Re: puzzola morta zona Belvedere

Messaggio da Luca Lapini » 27 dic 2014

Darebbe utile conoscere il punto esatto del rinvenimento, che potrebbe essere utile per l'archivio dei dati di puzzola. Se Paolo Grion e' disponibile, potrebbe inviare una mappetta google maps con freccia che indichi il punto esatto dell'investimento. Luca Lapini.

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Re: puzzola morta zona Belvedere

Messaggio da raffaele alt » 3 feb 2015

Ciao, mi farebbe piacere poter leggere la pubblicazione di cui sopra ma ad oggi non riesco a trovarla, mi pare dovrebbe uscire tra quelle del museo di storia naturale di Udine, se ci sono novità sarei interessato. Alt Raffaele

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Re: puzzola morta zona Belvedere

Messaggio da Luca Lapini » 3 feb 2015

raffaele alt ha scritto:Ciao, mi farebbe piacere poter leggere la pubblicazione di cui sopra ma ad oggi non riesco a trovarla, mi pare dovrebbe uscire tra quelle del museo di storia naturale di Udine, se ci sono novità sarei interessato. Alt Raffaele
Ti invio una copia a bassa risoluzione, per ora. Buona lettura, Ciao, Luca.
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GORT35 61-139 Lapini LR.pdf
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