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Pipistrello sp.

Inviato: 27 mag 2014
da Accipiter gentilis
Ciao a tutti,
faccio una richiesta imprecisa. L'altra sera all'imbrunire, sopra casa a Romans d'Isonzo, mi appare svolazzando qua e là per qualche minuto un pipistrello.
Non i soliti "gnotui" piccolini e agili, ma un esemplare bello grosso e ciccione, tanto che mi sono messo a ridere, venendomi chissacome in mente una vignetta di un vecchio Alan Ford ... (chuckle)
Tornando (un po') più seri, chiedo: quali sono le specie che verosimilmente posso incontrare nella mia zona? Con un avvistamento del genere, vi è la possibilità remota di risalire alla specie? Qualche elemento diagnostico?
Ho consultato qualche sito (tipo: http://www.pipistrelli.net/drupal/specie), ma poche le foto in volo ...

Grazie a tutti,
Massimo

Re: Pipistrello sp.

Inviato: 28 mag 2014
da Luca Lapini
Nessuna possibilità di riconoscimento. Al più puoi arrivare al genere (Nottole: 3 specie, genere Nyctalus, ad esempio), o poco più.

Con ottime immagini potresti arrivare ad identificare il molosso di Cestoni (Tadarida teniotis), perche' e' l'unico con coda libera dall'uropatagio. Ma e' in genere piuttosto raro al Nord, e non e' ancora stato segnalato nel territorio del FVG.

Nella tua zona potrebbero esserci piu' di venti specie diverse, che si distinguono per lo piu' in base a misurazioni e minuti particolari.

In regione ne sono per ora state segnalate 29, ma e' probabile che ce ne siano una trentina.

Luca Lapini

Re: Pipistrello sp.

Inviato: 28 mag 2014
da Accipiter gentilis
Azz... come temevo. Vedrò di scattare qualche foto se mi ricapita l'occasione, ma la vedo dura... grazie comunque Luca.
A presto,
Massimo

PS In allegato un qualcosa di simile a quello che mi sono immaginato... :-))

Re: Pipistrello sp.

Inviato: 29 mag 2014
da Luca Lapini
Se riesci a scattare qualche foto si puo' comunque tentare di fare qualche ipotesi. Le foto in volo scattate da vicino con fotocellula (quindi molto nitide e ricche di dettaglio) sono in molti casi identificabili anche a livello specifico. In Italia ne esistono diversi esempi nelle immagini di Francesco Grazioli (vedere per credere on line), che ha anche elaborato un sistema computerizzato per fotografarli con enorme dettaglio all'uscita dai rifugi. Il sistema e' tuttora in via di perfezionamento, ma potrebbe costituire il futuro dei monitoraggi in roost, visto che gran parte degli animali ripresi in volo all'uscita o all'entrata dai rifugi sono riconoscibili. Straordinario. Per ora un po' troppo costoso, ma in futuro chissa' ... Cordialita', Luca Lapini.