Re: Nuova cattura di Myotis capaccinii dopo 105 anni

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Re: Nuova cattura di Myotis capaccinii dopo 105 anni

Messaggio da Luca Lapini » 13 set 2019

La collaborazione con i CRAS-FVG (Centri di Recupero della Fauna Selvatica della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia) si rivela di grande importanza per la verifica e studio di varie specie rare o poco conosciute.
Nel corso del 2019 l'attività di questi centri ha consentito di recuperare una femmina gravida di nottola gigante Nyctalus lasiopterus, liberata il 3 giugno nel Bosco Coda di Manin (Muzzana del Turgnano, Udine), prima cattura nel FVG dopo 92 anni (https://m.facebook.com/story.php?story_ ... 5905383236).
Sono ormai diversi anni che il CRAS di Trieste gestito da P. Bufo e G. Urso (ENPA sez. TRieste) chiede il nostro intervento per riconoscere i pipistrelli recuperati dal pubblico, sapendo che siamo impegnati da anni nel monitoraggio dei Chirotteri della Regione FVG.
Il protocollo concordato con gli operatori ENPA TS è di farci inviare alcune immagini degli animali, che devono anche contestualmente essere sessati e misurati, almeno con riguardo agli avambracci.
Se si riconoscono facilmente dalle immagini e misure e stanno bene possono poi essere liberati quanto prima.
Altrimenti, se sembrano essere particolarmente interessanti, l'accordo è di trattenerli qualche ora finché non andiamo ad esaminarli per identificarli con certezza.
E' stato così possibile avere diverse sorprese (ad esempio molti serotini bicolori in piena stagione riproduttiva), talvolta meritevoli di particolare menzione.
Un recupero davvero notevole è stato effettuato verso la fine di agosto 2019 dal CRAS di Trieste gestito dalla Sezione Triestina dell'ENPA.
Una ragazza ha trovato uno strano pipistrello sui divanetti di un bar del Comune di Muggia e ha informato l'amico A. Glavina, preoccupata per la salute dell'animale.
Visto l'evidente stato di difficoltà dell'animale, Glavina ha immediatamente telefonato all'ENPA, che ha subito inviato una operatrice a ritirare l'animale.
Il veterinario della Sezione ENPA dr M. Lapia ha seguito il protocollo concordato.
Ha sessato e misurato l'avambraccio dell'animale (femmina, AB 40 millimetri) ed ha scattato qualche fotografia che ci ha inviato dopo qualche giorno.
Visto che l'animale stava bene è stato subito liberato nella sede triestina dell'ENPA che ospita il CRAS Regionale della provincia di Trieste. L'area è circondata da un'area boscata di proprietà della stessa sez. triestina dell'ENPA, oggi conosciuta come oasi del Farneto, in passato nota come "Il Boschetto".
Quando è stato possibile prender visione delle immagini e misure dell'animale, è stato possibile determinarlo come Myotis capaccinii, una specie che nella Regione FVG non veniva catturata dal 1913.
Infatti, pur esistendo reparti craniali recentemente rinvenuti in cavità delle Prealpi Carniche Pordenonesi, si tratta di reperti che non sono certamente databili, visto che in grotta le ossa si conservano a lungo.
E' così partita una serie di approfondimenti di campagna attorno alla nuova località di cattura di Myotis capaccinii, tentando di ottenere informazioni sia usando il bat detector, sia mediante l'utilizzo di mist nets. Queste verifiche hanno consentito di recuperare esemplari e informazioni relative a diverse specie più comuni e diffuse (Miniopterus schreibersii, Pipistrellus pygmaeus, Hypsugo savii, Myotis blythii), ma nessun nuovo dato di Myotis capaccinii.
Abbiamo allora sentito colleghi sloveni che ci hanno confermato la la specie è stata catturata più volte subito oltre confine e che potrebbe essere molto più comune di quanto appaia dai nostri dati.
Un bell'esempio di come la sinergia con i CRAS finanziati della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia possa garantire dati importanti.
Una strada da seguire con attenzione in tutt'Italia.

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