Avvoltoi e avvelenamento

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Accipiter gentilis
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Avvoltoi e avvelenamento

Messaggio da Accipiter gentilis » 18 lug 2014

Buongiorno a tutti,
stimolato da un recente articolo pervenutomi su questo argomento, ho pensato di "resuscitare" qui un intervento di qualche tempo fa apparso sulla nostra mailing list a cura di Fulvio Genero (che riporto integralmente per chi se lo fosse perso), a cui aggiungere qualche informazione più recente sullo status della questione in Africa.

Avvoltoi e diclofenac in Europa

In merito al problema del Diclofenac, la VCF (Vulture Conservation Foundation) ha iniziato ad affrontare il problema già nel mese di gennaio, poco dopo che gli spagnoli (estate 2013) avevano scoperto che questo farmaco veniva prodotto da una ditta italiana e venduto in diversi Paesi. Si è cercato tuttavia di mantenere la notizia segreta per indagare sui diversi aspetti delle autorizzazioni, diffusione ed utilizzo del farmaco e preparare dei comunicati stampa adeguati sulla base delle informazioni assunte.
Considerato l’effetto di questo farmaco in Asia (diminuzione del 99% delle tre specie di grifoni presenti) ed in alcuni Paesi africani, ed il grande sforzo compiuto per vietarne l’utilizzo, ha destato veramente “stupore” scoprire che formulati a base di questo medicinale venivano e vengono prodotti in Italia e sono distribuiti in vari Paesi.
La preoccupazione è notevole anche perché la crisi generale degli avvoltoi (in buona parte imputabile a questo farmaco, ma anche ad altri fattori) ha fatto sì che le popolazioni presenti in Europa siano tra le più numerose ed importati a livello mondiale, in particolare per la Spagna che ospita circa 100.000 esemplari delle 4 specie europee.
Come VCF abbiamo cercato di chiarire gli aspetti legali e le condizioni con cui si verifica la produzione e la distribuzione del prodotto in Italia. Abbiamo contattato il Dr. Vittorio Guberti dell’ISPRA che ha dato un contributo fondamentale per la raccolta delle informazioni e sta collaborando per approfondire le varie problematiche e trovare possibili soluzioni. Ho contattato anche i Servizi di diversi Ministeri, con un impegno da parte di alcuni ad affrontare il problema.
Dai contatti e ricerche effettuate dal Dr. Guberti risulta che la Ditta che produce il farmaco abbia agito sulla base di quanto previsto dalle leggi vigenti. Leggi che prevedono la valutazione del rischio (Risk Assessment) nei riguardi della microfauna del terreno e della dispersione del prodotto nelle acque ma non considera gli effetti per gli uccelli necrofagi o altri gruppi faunistici. Il fatto è abbastanza “particolare”, dopo tutto quello che è successo in Asia negli ultimi 25 anni e tutti gli articoli pubblicati.
Sembra comunque che il Ministero dell’Ambiente si sia attivato ritenendo utile avviare una valutazione del rischio di questi prodotti nei confronti degli avvoltoi. Speriamo in tempi ragionevoli.
E’ pur vero che un oculato utilizzo del farmaco non dovrebbe creare pericoli per gli uccelli necrofagi, ma sappiamo bene che le indicazioni e norme non sempre vengono rispettate e bastano poche carcasse sul territorio di animali che hanno ingerito questo principio attivo per provocare una elevata mortalità nelle specie necrofaghe.
Con grande apprensione abbiamo seguito le sorti degli avvoltoi in Asia e l’evoluzione del bando del diclofenac in quei Paesi e non ci siamo accorti di avere “in casa” il famoso farmaco, facilmente reperibile sul mercato. La risposta delle maggiori organizzazioni impegnate nella conservazione dell’avifauna è stata veloce e decisa e negli ultimi giorni sono stati diffusi numerosi comunicati ed inviate varie richieste e relazioni nelle sedi adeguate a livello nazionale ed europeo. Documenti firmati da importanti nomi nell’ambito della conservazione come VCF, BirdLife International, RSPB, SEO ed altri.

Ringrazio il Dr. Stefano Pesaro che ha collaborato nella raccolta di informazioni sull’uso e distribuzione del farmaco.

Cordiali saluti

Fulvio Genero

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The power of poison: pesticide poisoning of Africa’s wildlife

In effetti come osservato qui sopra il problema pare essere di più ampio spettro. Entra in gioco tutta una serie di sostanze tossiche: in Africa la sostanza più utilizzata sembra essere un pesticida, il Carbofuran, la cui commercializzazione è attualmente vietata in Europa e Canada, ma che vede un ampio utilizzo altrove, con effetti devastanti.

Carbofuran is known to be particularly toxic to birds. In its granular form, a single grain will kill a bird. Birds often eat numerous grains of the pesticide, mistaking them for seeds, and then die shortly thereafter. Before the granular form was banned by U.S. Environmental Protection Agency in 1991, it was blamed for millions of bird deaths per year.
The liquid version of the pesticide is less hazardous to birds since they are not as likely to ingest it directly, but it is still very hazardous.
Carbofuran has been illegally used to intentionally poison wildlife in the US, Canada and Great Britain; poisoned wildlife have included coyotes, kites, golden eagles and buzzards. Secondary fatal poisoning of domestic and wild animals has been documented, specifically, raptors (bald eagles and golden eagles), domestic dogs, raccoons, vultures and other scavengers. In Kenya, farmers are using carbofuran to kill lions and other predators.


Al seguente link potete trovare l'articolo che ha stimolato la mia curiosità (come al solito in inglese (think) ) - offre a mio parere uno spaccato attuale della situazione, ricco di dati e stimoli per ulteriori riflessioni.
Cito un paio di affermazioni:

"in excess of 500,000 wild birds and animals die from poisoning alone in South Africa every year."
...
"Reasons for using poisons to kill wildlife
Birds of prey.
The most targeted species includemartial (Polemaetus bellicosus), crowned (Stephanoaetus coronatus), tawny and verreaux’s (A. verreauxii) eagles, as well as many species of accipiter. Vultures are also deliberately poisoned, particularly in Namibia, where it is reported that some species kill newborn lambs.
Other birds.
Francolins are poisoned for damaging maize crops in farming areas in the Rift Valley, Kenya. In southern Africa, francolins, helmeted guineafowl (Numida meleagris), pigeons, doves, cranes, weavers, bishops, quelea, ducks, and geese are deliberately poisoned for damaging grain crops.Since the 1970s, the main factor behind drastic declines of blue cranes (Anthropoides paradiseus) has been widespread (deliberate and accidental) poisoning on agricultural land. In Uganda, crowned cranes (Balearica regulorum and B. pavonina) are poisoned by farmers seeking to protect their crops."


Anche limitandoci alle sezioni relative agli avvoltoi, il quadro è tragicamente desolante: "vultures are harvested to improve success in gambling, betting, and in business ventures, and to increase intelligence in children".

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1 ... .12405/pdf

Buona lettura. 8-|
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Massimo Grion

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